giovedì 13 dicembre 2007

Bei tempi......

Ottobre, lezione di Caradonna, mattinata di interrogazioni, il prescelto oggi è.....Campo .Campo si reca mestamente alla cattedra, ben consapevole del triste destino cui sta andando incontro, il suo posto sarà alla sinistra del prof, il secondo prescelto è invece Romano che si colloca alla destra. Io invece, non ricordo x quale strano motivo siedevo in prima fila a pochi cm dalla cattedra, con il sempre-attento-e preparato Pizzo. Parte l'interrogazione, il prof giocherella con le dita: Campo Romano, Romano Campo,.... CAMPO!!! L'espressione di Leo è simile a quella di un imputato che ha appena finito di ascoltare la sua condanna all'ergastolo: occhi spalancati, sguardo nel vuoto, lacrime quasi sul punto di riversarsi sul viso ormai pallido quasi marmoreo, labbra che sembrano sussurrare delle preghiere dirette a chissà quale dio o divinità.
Domanda!!! Letteratura latina (materia in cui nè Campo nè Romano, nè tantomeno io eccellevamo), l'aula cade in un silenzio tombale, le facce allegre e scherzose di tutti i nostri compagni-saputelli lasciano spazio a sguardi attoniti. Romano scuote la testa, non sa la risposta. Campo è impassibile, non riesce a discernere tra finzione e realtà. Ai più appare che non abbia addirittura sentito la domanda. Io mi guardo attorno, noto che il professore tiene aperto il libro e con uno scatto felino il mio occhio riesce a cogliere la pagina in cui sta leggendo.
Mi fiondo sullo zaino, tiro fuori il libro, prendo la pagina e...... faccio un segno con la testa a Leo, mi ha visto, tiene lo sguardo sulle mie labbra, inizio a mimare/sussurrare qualcosa, tento di dargli la risposta alla domanda, sembra che stia capendo, in situazioni come questa la sua capacità di leggere le labbra è pari a quella di un agente della CIA in missione, ha quasi colto l'ultima parola quando Caradonna, alza lo sguardo, lo poggia su di me e con tono minaccioso/sadico pronuncia quella frase che da quel giorno rimase impressa nella mente di tutti: "Quartana!!! Se non la smetti chiedo al prefetto di farti oscurare le antenne!".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

haaha aha aaha aha ahah ahaa aha ahaa hah ahaha aha aah aha ahha aha aha hah a haha aa hahahahaa....

Anonimo ha detto...

frasi così se ne sentivano a bizzeffe ed erano di piscio...come la bertuglia (quella puttana)che diceva cose tipo "ti cestìno" oppure "se non la finisci ti metto in giardino"...bastarda

Anonimo ha detto...

a buon intenditore poche parole

Anonimo ha detto...

MI VIENE DA PIANGERE......CHE TEMPI.....