giovedì 6 dicembre 2007

Caravaggio a Trapani

Certo di un vostro interesse, vi segnalo che dal 15 dicembre saranno esposti al Museo Pepoli ben 14 capolavori del pittore seicentesco per celebrare '400 anni dal suo passaggio nell'isola e per non dimenticare La Nativita' di Palermo, trafugata nel '69 e non ancora ritrovata.
Ogni tanto anche nella nostra città organizzano qualcosa di culturalmente decente.

martedì 4 dicembre 2007

Censura o paura?


Nei giorni scorsi è terminata la serie tv "Il capo dei capi", andata in onda su canale 5 riscuotendo enorme successo; allo stesso modo, almeno nei piani della Rai, doveva andare in onda su rai 1 quasi in contemporanea una mini fiction sulla storia di Graziella Campagna, una ragazzina di 17 anni vittima della mafia. Oltre al tema di fondo, la mafia, le due fictions sono accomunate da un altro aspetto: le forti critiche e, nel caso della produzione della rai, la censura.

Le critiche piovute sul programma andato in onda su mediaset hanno riguardato principalmente il fatto che, a detta di molti (tra cui il nostro caro ministro della giustizia che si è definito solamente un "postino" delle richieste pervenutegli da altri) esso "inneggiava" alla figura del boss Riina, dipingendolo come un uomo da ammirare, da rispettare, quasi da imitare.

Allo stesso modo ma con motivazioni diverse, anche la fiction della rai è stata criticata ancor prima di essere trasmessa, al punto che, nonostante gli spot pubblicitari fossero già andati in onda, la sua trasmissione è stata cancellata con la motivazione che segue: "La Rai accoglie la richiesta di sospensione del film sulla 17enne assassinata da Cosa Nostra per non turbare la serenità dei giudici del processo d'appello ai killer, il 13 dicembre".

Premesso che io non ho visto la fiction di canale 5, tuttavia a mia memoria è la prima volta che una cosa del gener accade e per questo mi piacerebbe conoscere le vostre impressioni. Personalmente sono rimasto sorpreso e quasi disgustato da una scelta del genere, che a prescindere dalle motivazione (a mio avviso poco condivisibili), è assimilabile più ad una sorta di censura piuttosto che ad una scelta garantista.