Lezione di filosofia, la temutissima professoressa Castiglione si sta avviando verso la classe che ospita la V F. Come al solito tiene stretta a se la sua borsetta nera di pelle. Non ha ancora varcato la porta che già urla "Quartana!!! Campo!!! finitela di fare chiasso!!!", non ci ha nemmeno visti, nè è possibile cha abbia distinto le nostre voci da quelle degli altri 14 compagni di classe, lei fa così, intanto ci accusa, tanto poi è quasi certo che gli organizzatori del bordello totale siamo sempre noi 2.
Si sta per sedere quando con fare minaccioso annuncia: "iniziate a ripassare che oggi si interroga!!!" Ai più poteva sembrare un momento critico, ma non a me e Leo, ci guardiamo e con il sorrisetto di quelli che la sanno lunga ci diciamo: "vabbene va, livamo stu libro che stiorno cazzeggiamo". L'esperienza ci aveva insegnato che quando la prof pronunciava queste parole voleva dire che non avrebbe mai e poi mai interrogato nessuno.
A conferma di ciò ecco che all'improvviso tira fuori una videocassetta annunciando che aveva appena chiesto 2 ore alla prof. di Italiano perchè avremmo visto "Roma città aperta", film neorealista dell'Italia postfascista, della durata di ore 3. A quel punto scattava la corsa verso l'aula video per scegliere i posti più vicini all'uscita, in modo da sgattaiolare fuori a tempo 0.